Difficoltà nella gestione dei figli: il parent training, un aiuto concreto

Avete sempre pensato che crescere un figlio sarebbe stato difficile, ma mai così tanto difficile?

Il comportamento del vostro bambino vi mette in difficoltà?

Non ne comprendete gli atteggiamenti e vi sentite sopraffatti?

Vorreste avere una prospettiva nuova da cui guardare le cose?

Non riuscite a trovare una comunione di intenti nella gestione del vostro bambino con l’altro genitore?

Il periodo di sviluppo tra i 3 e gli 11 anni costituisce una periodo sensibile non solo per i passaggi di crescita bensì per la delicata sintonia che si va costruendo tra lo stile genitoriale e le caratteristiche del bambino. Riconoscere i bisogni di proprio figlio in un periodo così delicato può diventare, in alcune circostanze, complicato, così come rispondervi in modo adeguato senza incorrere nel rischio di “viziare” il bambino.

L’arrivo della Adolescenza, poi, comporta una serie di cambiamenti fisici e relazionali che riattivano e mettono in discussione il rapporto con se stessi, con i genitori e con i pari. La grande sfida, a questo punto, diventa essere Genitori pronti e presenti senza impedire ai nostri figli di sperimentarsi.

A volte abbiamo bisogno di un supporto per affrontare i delicati temi che questa fase di vita ci presenta.

Cosa potete fare per aiutarVI?

Un mezzo attraverso cui il genitore può affrontare le difficoltà che vive quotidianamente nel rapporto con i figli e/o nella loro gestione è il Parent Training.

Il parent training (PT) è un PERCORSO TERAPEUTICO PSICOEDUCATIVO di sostegno genitoriale. Negli incontri di PT i genitori si mettono in discussione con un’esperta/o dell’età evolutiva, affrontando le difficoltà che riscontrano nella vita di tutti i giorni.

L’obiettivo del programma di psico-educazione è quello di fornire al genitore gli strumenti per comprendere e gestire alcuni comportamenti del bambino problematici o apparentemente “senza senso” (ad. es. perché un bambino intelligente e competente non interiorizza la regola anche se viene ripetuta più e più volte?) e sostenerlo nell’affrontare le proprie difficoltà , migliorando la relazione e la comunicazione con proprio figlio.

Lo psicoterapeuta, attraverso indicazioni pratiche, suggerisce ai genitori l’approccio migliore nella gestione di situazioni concrete di disagio e difficoltà.

A quali ambiti si applica?

• Disattenzione, iperattività e impulsività
• Oppositività e disregolazione emotiva
• Ansia: disturbo d’ansia da separazione e fobia sociale
• Selettività alimentare
• Ossessioni e compulsioni e tic
• Assertività

La sua applicazione è estendibile a situazioni educative ordinarie, come:

• Una buona educazione
• Il rapporto con i fratelli
• L’alimentazione
• Il sonno
• Le abilità sociali
• Un supporto educativo in genere

Affrontare i comportamenti problema del bambino può essere molto difficile, poco produttivo è farsi domande nel momento di crisi.

Guardare il problema non è guardare solo il bambino, ma è anche guardare, analizzare e cambiare ciò che facciamo noi, diventando spettatore e attore degli eventi nello stesso momento.

Un percorso di Parent training può avere diversi orientamenti, per rispondere ad ogni esigenza specifica, può essere volto ad insegnare strategie educative, a favorire il problem solving, a lavorare sugli aspetti cognitivi ed emotivi, etc.

Attraverso il percorso di Parent training, l’operatore può dare indicazioni al genitore, per lavorare sui comportamenti disfunzionali che possono presentarsi nel bambino (sia in quelli con un disturbo diagnosticato che in quelli a sviluppo tipico).

Il Parent training può essere un buon supporto nella gestione di quei comportamenti che procurano stress al bambino e a chi gli è attorno e fornire strategie per gestire i comportamenti problematici. Attraverso una serie di incontri si possono approfondire temi diversi e arrivare a:

1. Comprendere il problema (Avere informazioni sul disturbo, scambiarsi informazioni sulla propria esperienza personale, preparasi al cambiamento…)
2. Gestire il problema (con scelte educative che favoriscono l’autoregolazione, individuando i comportamenti negativi, ampliando il proprio bagaglio di strategie)
3. Imparare tecniche di gestione cognitiva del bambino(Ad esempio, agire in anticipo rispetto al problema e avendo un piano preciso in testa)
4. Mantenere e generalizzare i risultati ottenuti

 

Noi di Progressi incoraggiamo e crediamo fortemente nell’ALLEANZA TERAPEUTICA, un atteggiamento che coinvolge (oltre specialisti e scuola) i genitori nel trattamento dei propri figli e li mette al loro fianco in tutto il percorso terapeutico/riabilitativo.

 

Da Progressi puoi trovare specialisti preparati a sostenerti in un percorso costruito su misura tua e della tua famiglia, che possa aiutarvi a raggiungere una maggiore serenità!

 

Noi ci Siamo