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COME FUNZIONA IL PRIMO COLLOQUIO:
Si tratta di un INCONTRO INFORMALE in cui potrai esporci tutti i tuoi dubbi sulle difficoltà del tuo bambino o su ciò che di strano hai riscontarto nei suoi comportamenti, la responsabile del centro ti guiderà nella comprensione del problema e nella scelta dell’intervento terapeutico che più si adatta alle sue esigenze.
Porta con te la documentazione clinica del bambino, la sua presenza non è opportuna in questa fase. Se non hai possibilità di lasciarlo a qualcuno portalo qui, potrà aspettarvi nell’area giochi.
ESTRATTO dell’Opuscolo sulla Difficoltà nella coordinazione motoria
COSA SI INTENDE PER DIFFICOLTÀ DELLA COORDINAZIONE MOTORIA?
IL MOVIMENTO: CORPO E MENTE
Corpo, movimento e motricità, nell’immaginario collettivo occidentale, vengono spesso considerati come separati da mente, idee e intelligenza. Tuttavia è risaputo nell’ambito delle neuroscienze che qualsiasi movimento noi compiamo sia frutto dell’integrazione tra le informazioni che ci giungono dall’ambiente e dal nostro corpo nello spazio.
A partire da questa integrazione si genera un’idea motoria, che deve poi arrivare in modo veloce ed efficiente dal cervello fino ai muscoli. Vista, udito, tatto, apparato vestibolare, sistema propriocettivo, cervello, muscoli lavorano insieme e producono in modo coordinato il movimento.
Tutto questo complesso sistema si sviluppa durante i primi anni di vita e arriva a compimento intorno ai 7 anni: a quest’età le competenze motorie di base del bambino sono assimilabili a quelle di un adulto e poi perfezionabili e specializzabili durante la crescita.
LA COORDINAZIONE MOTORIA E IL SUO SVILUPPO
La maggior parte dei bambini possiede un repertorio di attività che permette loro di fronteggiare le richieste dell’ambiente circostante.
Nel periodo tra i 3 e i 6 anni il bambino impara a vestirsi e a usare il cucchiaio per mangiare. Con la crescita queste azioni semplici vengono integrate con altre divenendo più complesse e accurate. Affinché queste attività diventino tali occorre che il bambino abbia un buon sviluppo di coordinazione motoria. Essa richiede una regolazione tra muscolo e cervello.
Il sistema nervoso centrale deve essere in grado di elaborare le percezioni sensoriali e di trasmettere ai gruppi muscolari il corretto input che darà luogo al movimento.
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COME LAVORIAMO:
Su vostra iniziativa personale, su suggerimento del pediatra o della scuola, potete richiedere un PRIMO COLLOQUIO. È lo strumento attraverso il quale avviene il primo approccio al tuo caso specifico, si tratta di un INCONTRO INFORMALE in cui potrai esporci tutti i tuoi dubbi sulle difficoltà del tuo bambino o su ciò che di strano hai riscontrato nei suoi comportamenti, la responsabile del centro ti guiderà nella comprensione del problema e nella scelta dell’intervento terapeutico che più si adatta alle sue esigenze.
Se dal primo colloquio emerge la necessità di approfondire la situazione, si da il via ad una serie di INCONTRI VALUTATIVI, che prevedono OSSERVAZIONE, somministrazione di TEST e QUESTIONARI, tali incontri posso- no coinvolgere il neuropsichiatra infantile, lo psicologo, il terapista della neuro-psicomotricità e il logopedista, questi specialisti lavorano in equipe per avere una visione globale del problema e delle strategie da mettere in atto nell’intervento riabilitativo.
In un colloquio con i genitori vengono condivisi, con la neuropsichiatra infantile, i RISULTATI DELLE VALUTAZIONI e il quadro complessivo del bambino dal punto di vista neuropsicologico, cognitivo, comportamentale, linguistico, senso-motorio e prassico. Vengono esposte le strategie riabilitative per affrontare la situazione del bambino/ragazzo. I professionisti del Centro lavorano in Equipe, scambiandosi consulenze ed esperienze per fornire una visione globale del disagio e del percorso riabilitativo da mettere in atto.
La terapia si prepara su un PROGETTO RIABILITATIVO e può essere effettuata uno a uno con la terapista (LOGOPEDISTA/TNPEE)/psicologa di riferimento, o in terapie di gruppo, il PERCORSO È PERSONALIZZATO e cucito su ogni nostro paziente. Tenendo conto dei punti di forza e debolezza emersi durante l’osservazione e la valutazione standardizzata La/il terapista/psicologa/o programma delle attività di potenziamento delle aree deficitarie e accompagna il giovane paziente in ogni suo piccolo progresso.
Il Follow up è un CONTROLLO PERIODICO durante il quale si aggiornano i genitori sull’andamento della terapia, il/la terapista informa i genitori sugli obiettivi raggiunti e quelli nuovi prefissati, il tipo di lavoro svolto e il tipo di lavoro che si andrà a fare nella continuazione della terapia. Vengono somministrati dei test standardizzati che, insieme alla valutazione clinica, permettono di quantificare i miglioramenti del bambino nelle diverse aree
Se dalle valutazioni di verifica vengono RAGGIUNTI GLI OBIETTIVI PROGRAMMATI nel progetto riabilitativo concordato con l’equipe neuropsichiatrica si procede alla dimissione del paziente e si programmano delle visite di controllo a cadenza annuale per monitorare il percorso evolutivo del bambino.